Si consolida l’asse fra il Lago Maggiore, la Liguria e la Riviera

Un momento del convegno.

Di Giorgia Moschini

Anche quest’anno un collaboratore delle nostre testate, Marco Silvano Corradi, è stato invitato a partecipare al convegno “Luino, 350 anni di storia turistica”. Un incontro ricorrente che presenta, ogni volta, anche gli aggiornamenti sul grande progetto di sviluppo turistico e rigenerazione territoriale “Lago Maggiore 2030” di cui è ideatore e promotore Luca Sartorio, giurista e ceo del gruppo “Grand Luino”. Molti i temi affrontati a Palazzo Verbania, a Luino, dalla riscoperta delle idrovie a quella degli idrovolanti, alla rigenerazione urbana di industrie dismesse sul Lago senza dimenticare la cultura e la storia. Sono intervenuti anche docenti delle università Iulm di Milano e Genova. La prima ha presentato uno studio sui possibili interventi sul territorio per promuovere e valorizzare l’enorme potenziale turistico oggi solo in parte sfruttato. La seconda, cui è stata commissionata una serie di studi, con il professor Ivan Zignego. Fra i molti e qualificati interventi anche quello del professor Alessandro Bianchi, già ministro dei trasporti.

La Liguria è interessata al progetto perché, oltre a prevedere voli con idrovolanti fra l’aeroporto della Malpensa e Luino (della durata di 10 minuti e a un costo inferiore a quelli con un taxi), ne prevede anche verso il mare e anche porti della provincia d’Imperia.

“Prevediamo – così Sartorio – di convogliare importanti flussi turistici. Abbiamo individuato il segmento del turismo rigenerativo, modello che in Svizzera è molto seguito”.

Relativamente alla Liguria, i flussi potrebbero essere di turisti che dal Lago Maggiore arrivino al mare e viceversa. Intanto il momento dei primi voli sembra avvicinarsi. “Chiederemo – ancora Sartorio – la concessione alla Regione per un’ idrosuperficie e già l’anno prossimo potremmo mettere in pista un aereo per voli di collegamento e accertare se funzionano. Abbiamo anche l’idea di un catamarano per collegare Luino a Malpensa via acqua”.

L’Università di Genova è stata incaricata di ultimare una serie di studi avvalendosi delle sue conoscenze nel settore idrico e marino (con conoscenze utilizzabili per il lago) articolata in diversi punti: protezione del porto, aeronavigazione, un mezzo che che possa solcare il lago. “Abbiamo ora concluso – ha spiegato il professor Ivan Zignego – linee guida per completamento del porto luinese. Per l’aerovigazione è previsto un battello taxi che possa fare servizio per gli alberghi. Un mezzo sostenibile. In alluminio e non vetroresina. Che non avrà grande velocità. Un catamarano con due scafi che mi piacerebbe, nel design, fossero riprese le caratteristiche di barche di questo lago, meravigliosa risorsa che abbiamo in Italia”.

E c’è stato spazio anche per la cultura con una visita guidata, nello stesso Palazzo Verbania, alla mostra sul pittore Nino Tirinnanzi (amico di Eugenio Montale) organizzata da Smartart di Giampiero Alpa e curata da Giovanni Faccenda in partenariato con enti e l’associazione Le Sempiterne presieduta da Simona Fontana (che ha organizzato esposizioni con quotati artisti anche a Sanremo negli hotel Miramare e Des Anglais). Fra gli altri, è anche intervenuto, alla riuscita della manifestazione, Paolo Oldani dell’omonima linea di camicie. Il Palazzo Verbania, sede del convegno, conserva gli archivi di due illustri luinesi: Vittorio Sereni e Piero Chiara. Il secondo è stato insignito del titolo di “Amico di Sanremo” e, finché non venne colto dalla malattia, fu direttore della rivista “Il Biribissi”, edita dal casa da gioco.