Natasha Korsakova, magica artista, fa coppia fissa con il suo Stradivarius
di Susanna Giusto
LUGANO. Nel mondo della musica cosiddetta “seria”, identificata in quella lirica, operistica e concertistica classica, certamente il ruolo principale spetta ai grandi protagonisti di oggi, che però non dimenticano quelli di ieri e in più ricordano al mondo che questa tradizione musicale và rispettata, mantenuta e soprattutto insegnata ai giovani. Una categoria, questa, che sembra essere interessata solo alla musica Pop ben distante dall’altra vera musica. I giovani, in particolare quelli italiani, sono poco inclini alla musica “seria” forse perché a loro non è data la possibilità di impararla a scuola quindi si accontentano di quella imposta dai media e dal web che non tengono in considerazione, sbagliando, la musica nella sua piena interezza. Ecco perché molti giovani preferisco andarsene all’estero: quelli che amano la musica sanno che fuori dall’Italia la musica è una profonda materia di studio. Gli esempi in tal senso sono tanti soprattutto di giovani stranieri che al contrario poi arrivano in Italia anche dalla Russia, terra di grandi artisti e di immensa cultura di un passato che il mondo non vuol perdere.
Un esempio lampante, più vicino a noi, è una giovane violinista erede proprio di quel passato storico culturale e che porta il prestigioso nome di Andrej Korsakov (una divinità per la Russia) la cui eredità artistica è stata presa dalla sua pronipote preferita: la bellissima Natasha Korsakova (alle donne russe si aggiunge la A). Natasha, dunque, è una violinista greco-russa di grandissima fama internazionale: é nata a Mosca in una famiglia di musicisti, suo padre, appunto, era il famoso violinista Andrej e sua madre, la pianista Yolanta Miroshnikova, oggi sposata al famoso giornalista della Rai e soprattutto ottimo scrittore, Antonio Caprarica il quale, da tre anni, è diventato il padre adottivo della violinista.
L’artista Natasha ha cominciato a suonare il violino all’età di cinque anni ed il suo primo maestro è stato proprio il nonno, Boris Korsakov. Poliglotta, Natasha (parla correntemente cinque lingue) è considerata dai critici attenti e da un numerosissimo pubblico che la segue in tutto il mondo, una violinista di straordinario talento e innato carisma tanto che gli sono valsi molti premi come ricercata solista. Ma Natasha Korsakova non e solo un’eccellente artista, ma anche una talentuosa scrittrice; il suo primo romanzo, un giallo, Tödliche Sonate (L’ultima nota di violino) – Ein Fall für, Commissario Di Bernardo, è stato pubblicato da Randomhouse in Germania, Austria e Svizzera nell’ottobre del 2018 e adesso sono in corso le traduzioni in altri Paesi tra cui l’Italia con la pubblicazione Mondadori/Piemme prevista a maggio del 2021; un suo secondo romanzo, Römisches Finale(Finale Romana) è stato pubblicato nell’autunno del 2019. Al suo attivo registra prestigiose esibizioni in tutto il mondo, dalla Wigmore Hall di Londra all’ Opéra-Comique a Parigi e alla Concertgebouw di Amsterdam, dal Rockefeller Center a New York, all’Auditorium Verdi di Milano, poi la Filarmonica di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia, passando per la Santory Hall di Tokyo fino alla Grand Hall di Mosca. La nostra artista, nel tempo, ha suonato accompagnata anche da grandi orchestre internazionali come la Sinfonica “G. Verdi” di Milano, l’Orchestra da Camera di Vienna, l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Iceland Symphony Orchestra, la Sinfonica di Düsseldorf, la Filarmonica di Verona, la Evansville Philharmonic e la UNAM (Mexico). Ancora in Italia, Natasha ha partecipato alle Notti Magiche alla Reggia di Caserta (nella foto Natasha con la cantante Nair e il virtuoso pianista Marcos Madrigal) nel 2016 in occasione del concerto Sinfonia Italiana, in cui partecipava come Guest Star il tenore Andrea Bocelli, mentre la direzione artistica era di Ilio Masprone (nostro direttore) e, sempre con la Sinfonia Italiana, al popolare Teatro Ariston di Sanremo, sede naturale del Festival della Canzone Italiana. Ma Natasha è anche un’appassionata musicista da Camera che ha, al suo attivo, un ricco catalogo di registrazioni discografiche. Nella Stagione 2018/19 la Korsakova è stata nominata “Artist in Residence” delle due orchestre americane: Carolina Philharmonic e Orchestra2100 (Washington DC). Ha collaborato con personalità musicali del calibro di Mstislav Rostropovich, Eiji Oue, Alain Lombard, Stefan Vladar, Alun Francis, David Michael Wolff etc… Natasha ha impressionato anche compositori come Daniel Schnyder e Robert Vinson, due tra i più suggestivi autori contemporanei, che per lei hanno scritto e dedicato i concerti per violino “Mozart in China” e “Concerto in F-Tributo a George Gershwin”. Appassionata comunicatrice, nel 2010 è stata invitata a partecipare in qualità di protagonista alla conferenza “21 Minutes Knowledge of Excellence” di Milano. La violinista è stata premiata come “Artista dell’Anno” in Cile; dal 2008 i suoi rapporti con l’Italia si sono fatti sempre più stretti: vincitrice del premio “Sirmione Catullo” come Artista dell’Anno, ha in seguito suonato al Quirinale alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano, e nel 2011 si è esibita in Sala Nervi in Vaticano al cospetto del Papa Benedetto XVI, insieme con il celebre violinista svizzero Manrico Padovani. Natasha Korsakova suona un prezioso violino Stradivaruis-Vuillaume “Messiah” (Paris, 1870).