Il Festival e il Teatro Ariston sani e salvi, adesso il problema sono i Giovani.
di Katia Ferrante
SANREMO. Siamo stati profetici nell’individuare i tempi per la riapertura dei posti a sedere nei teatri e nei cinema, quindi ecco in arrivo il nuovo DPCM a confermare questa tesi, oggi sposata da tutti i partiti che ne fanno, ognuno, una propria bandiera. A fine novembre l´Italia, dunque, potrá contare su questa nuova regolamentazione che apre definitivamente al settore spettacolo e per chi lavora all’interno di questo mondo. E cosí sará salvo anche l’amato Festival di Sanremo, il Teatro Ariston e tutte le altre iniziative collaterali che riempiranno la settimana sanremese dal 30 gennaio al 5 febbraio prossimo. Sará davvero il segnale di ripartenza per un settore che, piú di altri, ha pagato lo scotto socio-economico di questa pandemia, ma aspettiamo a dire che sia finita. Non perdiamo, comunque, di vista di indossare la mascherina, cerchiamo di non esagerare negli ammassamenti e regoliamo gli spostamenti e non dimentichiamo il green pass, questo é l’unico modo per sconfiggere questo cancro che ci ha pressoché distrutti l´esistenza. Per cui concentriamoci solo sulle cose belle: il Sanremo, dopo il periodo del prossimo Natale, sará il momento piú eclatante dal punto di vista degli eventi e la Rai romana fa sapere che sará un Festival gigantesco e pieno di sorprese che anticiperanno anche il grande evento musicale europeo che arriverá qualche mese dopo. Quelle novitá che nemmeno Amadeus non é ancora a conoscenza, anche perché troppo preso dagli Affari suoi che stanno marciando a gonfie vele. A proposito del Festival, c’è un’altra notizia: la riconversione del Palafiori che per il prossimo Sanremo si trasformerá quasi totalmente in uno studio televisivo aperto a trasmissioni di tutta la Rai, quelle che l’anno scorso non si sono potute registrare causa la pandemia che imperversava e non lasciava possibilitá di accedere all’interno, se non con permessi, pass e tamponi. Un 2022 festivaliero che peró lascerá qualche amaro in bocca per quella moltitudine di Giovani che perderanno la categoria delle Nuove Proposte alle quali non se ne vuole piú sentir parlare: ogni anno migliaia di ragazzi, ragazze e piccoli gruppi, vogliono partecipare ai vari concorsi musicali nella speranza di arrivare su quel desiderato Palco, ma l’anno prossimo questa speranza verrá delusa perché non s’è ancora capito bene cosa intenda fare mamma Rai con questa categoria sempre piú delusa. Giovani si o Giovani no? Questo é il dilemma, e la cittá di Sanremo come si sta comportando in questo senso?
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