Il Festival di Amadeus con Letizia, Speranza e Gioia. La quarta é la sorpresa.
di Illy Masper
SANREMO. Nell’attesa che il Festival numero 71 veda la sua luce, l’impareggiabile Amadeus presenta alcune novità che daranno all’evento letizia, speranza e gioia di vivere in quello che si spera potrà essere un anno migliore di quello appena passato. Un anno, il 2020, che ha portato danni irreversibili che il mondo sta pagando a caro prezzo e non è purtroppo ancora finita. Ciò nonostante lo spettacolo della vita non si deve fermare, anzi deve proseguire con o senza pubblico in sala, in questo caso all’Ariston. L’ironica fotografia d’apertura mostra una quarta giovane delizia senza nome, che insieme alle altre rappresenta la continuità di quella bellezza ispiratrice di un mondo che vorremmo diverso, più sano e più bello, come diceva Rosanna Lambertucci nei suoi programmi televisivi. E culturalmente più preparato, aggiungiamo noi.
Con questa premessa attendiamo che il Festival di Sanremo possa aggiungere all’esistenza italiana quel senso di appartenenza e di socialità che talvolta ci sfugge. Non che debba essere necessariamente un Festival a far cambiare le cose. Ma quanto meno potrebbe aiutare, col sorriso e belle canzoni, si spera, un’inversione di marcia nei nostri rapporti, soprattutto riversi a quel mondo politico che ci governa con troppa leggerezza. Questo e stato anche l’auspicio del Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno, dove si sentiva chiara la sua preoccupazione per un Paese che non trova quella coesione che dovrebbe essere compito istituzionale proprio di una classe politica, invece sempre più litigiosa. Maturerà anche questo concetto nel 2021? Vedremo. Per ora accontentiamoci di seguire l’evolversi dell’atteso evento musicale, mai tanto tormentato come questa volta. Al punto di essere ancora in discussione non solo per una data definitiva, ma per l’intera organizzazione davvero particolare quanto difficoltosa.
Tante risposte arriveranno a metà di questo gennaio, quando saremo più certi dell’esito dei contagi (tuttora preoccupanti) a quel momento. E solo allora si saprà quale sarà l’esito del Festival dell’amata coppia Ama, Fiore e tanti altri più o meno qualificati. Che poi possa essere marzo, aprile, maggio o chissà quando, non é determinante, per l’italico popolo. Che in questo momento ha ben altre priorità, che vanno al di là delle canzonette: Sempre con la speranza che siano belle canzoni da ascoltare e da ricordare nel tempo.