I Manifesti dell´Umorismo al Salone Bicknell di Bordighera

Di Laura Buizza

BORDIGHERA. I manifesti del Salone dell’Umorismo al museo Bicknell della Città delle Palme. Nella magica cornice del giardino delle meraviglie del Museo Bicknell è stato presentato ieri il libro: Sorridi sei a Bordighera, i Manifesti del Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera -1947/2023 – edizioni De Ferrari. Da Cavallo a Peynet, da Smudja a Born, i manifesti raccontano l’evoluzione dei costumi della seconda parte del Novecento, una straordinaria testimonianza di sintesi grafica, di costume e cultura. Complice l’inaspettata presenza di alcuni protagonisti della storia dell’umorismo, tra il pubblico in forma di cut-out, Mafalda, Cocco Bill, il clown di Mordillo, la Linea di Cavandoli e i fidanzati di Peynet, si è conversato piacevolmente sui temi dell’umorismo. Tra una Jacaranda sudamericana e i magnifici ficus macrophylla australiani, Lucca Comics, ospite gradito, ha ritrovato le proprie radici. Come ha ricordato Dario Dino-Guida, la famosa manifestazione nasce infatti a Bordighera nel 1965 per la scintilla creativa di Umberto Eco e Claudio Bertieri. Con l’attenta regia di Eraldo Mussa, le figlie del fondatore del Salone, Cesare Perfetto e Claudio Marchiori, insieme al sindaco Vittorio Ingenito e alla padrona di casa Daniela Gandolfi, hanno ricordato la straordinaria figura di Clarence Bicknell, umanista studioso dall’inconfondibile humour inglese. Tra Palme d’Oro e Datteri d’Argento (i premi del Salone) sono state rievocate alcune figure premiate tra cui quattro vincitori di Oscar (Loren, Benigni, Fellini e Morricone), un Nobel, Dario Fo e un giovane inglese semi-sconosciuto, scrittore di libri per l’infanzia. Nel 1985 infatti la Palma d’Argento della letteratura per ragazzi per il racconto Il vecchio del lago fu assegnata al principe di Galles, che oggi è diventato Carlo III Re d’Inghilterra! A ritirare il premio fu Peter Nichols, corrispondente del The Times di Londra.