Gli sbandieratori piemontesi del popolare Gruppo le Nuvole tornano a Sanremo per il quarto Festival di Amadeus

di Virgina De Masi

SANREMO. E´ una delle tantissime associazioni italiane che operano senza avere alcun scopo di lucro e questa ha un suo titolo molto significativo: “Gruppo le Nuvole“. L´Associazione è nata undici anni fá nella cittá di Fossano, in Piemonte e si occupa prevalentemente del tempo libero di Ragazzi cosiddetti Speciali: questi giovani, raccolti nell’Associazione hanno dai 18 anni in sú. Un movimento associativo partito con l’intento solo di organizzare gite studentesche, vacanze, serate particolari nei pub o locali similari, per poi invece approdare nel tempo con progetti innovativi nell’ambito dello sport, come pure nella cultura piú in generale. Questi ragazzi hanno imparato nel frattempo a dipingere, a scrivere un libro, a cantare, ed ora sono diventati, dallo scorso luglio ad Atene, anche campioni europei di Cheerleading. Ed é importante che la gente capisca che questi giovani chiamati “speciali” riescono a fare tutto ciò che fanno i normodotati: loro hanno soltanto bisogno di un po ‘ più di tempo e soprattutto di qualche aiuto in più, anche economicamente. Ora i Ragazzi delle Nuvole sono entrati anche nell’Associazione sbandieratori e musici di Borgo San Martino, di Saluzzo, creando così una realtà unica in Italia, grazie alla FISB (Federazione Italiana Sbandieratori). Si tratta di un nuovo gruppo formato quasi totalmente da ragazzi particolari, alcuni suonano vari strumenti, altri invece fanno volteggiare nel cielo le bandiere. Molti di questi giovani sono decollati da un Festival di Sanremo, evento che vedono sempre con i propri genitori e insieme canticchiano i ritornelli dei vari brani, formando a volte duetti anche molto gradevoli per chi li ascolta. L ́Associazione si preoccupa sempre di portarli questi giovani in giro con propri pullman e il prossimo Festival lo vorrebbero vedere dal vivo, oppure anche star fuori da quel popolare Teatro Ariston alla ricerca dell’autografo di questo o di quel cantante preferito che, per loro, è molto importante. Oggi, il sogno dei responsabili dell’Associazione piemontese è poter partecipare attivamente al Festival della Canzone di Sanremo con la speranza, un giorno non troppo lontano, di poter esibirsi su quel palco tanto famoso ed essere magari presentati dal buon Amadeus oppure far parte integrante di eventi collaterali, insomma partecipare attivamente a questo o ad altri eventi, altrettanto importanti: sarebbe davvero il sogno numero uno per questi ragazzi i quali dalla vita hanno avuto decisamente molto poco. Comunque si sono organizzati e saranno ancora a Sanremo a febbraio per un’intera settimana per sfilare anche in vari momenti festivalieri e magari anche sotto la scalinata principale del Casino Municipale. Grandi protagonisti dell ́Associazione sono soprattutto molti volontari coordinati da Isabella Berardo, piemontese anche lei.