Bellezza: la rinascita di Salsomaggiore Terme, grazie all’eterno femminino?
di Silvana Rivella
SALSOMAGGIORE. Rinascere, rinnovarsi, rimettersi in carreggiata, sono i verbi del dopo Covid 19 che oggi risuonano ovunque nel mondo. Storicamente, in quanto a resilienza e voglia di ricominciare, a volte anche da zero, noi italiani non siamo secondi a nessuno e infatti stiamo assistendo alla rinascita di un’ “Italia felix”, nella quale, al di là delle classiche città d’arte, il turismo anche internazionale visita i meravigliosi borghi italiani ricchi di storia, cultura, tradizioni, enogastronomia e artigianato, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di quei territori. Ne abbiamo voluto osservare uno come con l’occhio di un satellite puntato sul mondo, poi sull’Europa, poi sull’Italia, fino a restringere il campo alla Regione Emilia e alla provincia di Parma, al Ducato dei Castelli, alla Terra de Salsis, fino ad inquadrare la piccola ma rinomata Salsomaggiore Terme. Lí, poco meno di un milione di anni fa, il mare che si estendeva fino agli Appennini cominciò a ritirarsi, rilasciando nel sottosuolo acque ricche di minerali. Per molti millenni Salsomaggiore rimase nascosto ed ignorato, finche’ a portare questo villaggio fuori dalla totale oscurità storica furono i Galli e poi i Romani, che sfruttarono le sue qualità ricavandone un prezioso tesoro, il sale. Salso Maiore, dunque, come suggerisce l’antico toponimo, è stato un operoso villaggio minerario dove il sale, fonte di ricchezza e prestigio, continuò ad esserne filo conduttore per secoli e secoli. Ma furono i progressi della scienza termale, gli apporti del genio artistico di architetti e decoratori di fama internazionale e gli investimenti della imprenditorialità di fine 1800, a trasformare il “borgo del sale” in una delle “Villes d’Eaux” tra le più note, affermate ed eleganti dell’Europa della Belle Époque. Poi, la bellezza di Salsomaggiore Terme sembrò ineluttabilmente svanire, nascosta dai grandi sconvolgimenti del Novecento, fino a quando, dopo la seconda guerra mondiale, ci pensò a far rinascere il mito dell’eterno femminino il grande, indimenticabile maestro Enzo Mirigliani, che scelse Salsomaggiore Terme come sede del ConcorsoMiss Italia. Oggi, approfittando del clima post pandemico di rinascita progettuale in atto in tutta Italia, la cittadina emiliana avrebbe tutti i numeri e tutti gli elementi necessari a rilanciare prontamente un programma turistico-economico basato sulla bellezza, su quell’eterno femminino che l’ha resa famosa nel mondo. Ed é fortunatamente notizia di questi giorni che, con rinato entusiasmo, l´Assessorato al Turismo e alla Cultura della Regione Emilia Romagna se ne vorrebbe fare carico, nella persona dell’ Assessore Andrea Corsini, evidentemente a conoscenza della definizione felicemente concepita da Goethe, il grande appassionato del Bel Paese, che scriveva: “Tutto ciò che passa non è che un simbolo, l’imperfetto qui si completa, l’ineffabile è qui realtà, l’eterno femminino (Ewig-weibliche) ci attira in alto accanto a sé.” In “Ewig” si trova l’eterno, si trova tutta la potenza della donna che attira al cielo, che fa nascere l’uomo nel cielo partorendolo fuori dal tempo! Ah, se gli uomini rileggessero i classici come Goethe e Dante, tratterebbero le loro sorelle, mogli, madri come la Margherita Faustiana, o come la Beatrice dantesca! Coglierebbero la sacralitá della “donna senza tempo la cui ’imprescindibile forza scuote, attira, distrugge e ricostruisce, che allaccia di sua natura il “maschio” per riportarlo laddove le loro più autentiche nature sono da sempre una unica e magnifica unità bifronte.”(cfr.M. Barracano, Philosophia Perennis. Per dovere di cronaca, torniamo a cose piu’ terrene, all’economia di Salsomaggiore Terme, dove il turismo attuale, culturale, esperenziale e sostenibile è certamente possibile! Una citta’ che ha il potenziale e il know-how utili a compiere lo sforzo tecnico-organizzativo e finanziario necessario a sostenere e sponsorizzare il duplice progetto intitolato “Festival della Bellezza” – “MissItaliansintheWorld” (di nuova registrazione), ideati dal nostro editore e direttore, il torinese Ilio Masprone, giá noto a Salso. Il Concorso intende si’ riprendere il concetto realizzato da Enzo Mirigliani dal1990 al 2012 con Miss Italia nel Mondo, ma imponendo un regolamento totalmente nuovo, al passo coi tempi, quello della “Bellezza 2.0” inclusiva, non più legata ai vecchi preconcetti estetici, ma mosso verso nuovi orizzonti e senza confini. In questo Concorso, la scelta sarebbe fuori dal cliché puramente estetico, perché la Miss ideale dovrà possedere meriti acquisiti sul piano sia sociale che professionale e dimostrarli ad una Giuria specializzata con fatti acclarati. MissItaliansintheWorld premierebbe così non solo la bellezza ma l’eccellenza delle nostre splendide “Italians”, non un aggettivo, ma un nomitativo plurale. Sfilerebbero dunque le ragazze della generazione Z, giovani di valore che occupano posizioni importanti, o che svolgono lavori e professioni inimmaginabili solo 25 anni fa, sia in Italia che all’estero. Tornando al “Festival della Bellezza”, qualora fosse unito al MissItaliansintheWorld avrebbe a che fare con la bellezza a 360 gradi e costituirebbe un´opportunitá assolutamente unica per concorrere a far rientrare Salsomaggiore nel mondo del turismo termale. Le due settimane tra le prove e la finale scorrerebbero piene di eventi collaterali, particolari momenti culturali e con la presenza di VIP, personaggi del mondo dello show business, della politica e della cultura, anche internazionale naturalmemte. Inoltre, raccontare l’eterno femminino, la bellezza italiana residente e quella che si trova all’estero, è un dovere sociale che va tutelato per la sua fragilitá, oggi troppo esposta a grandi rischi personali. Il duplice progetto impegnerebbe nel 2023 la cittá e la regione ospitante e sarebbe supervisionato da Masprone, non nuovo a questo tipo di eventi, quale ad esempio le “Notti Magiche alla Reggia”, svoltosi nei giardini della Reggia di Caserta con il concerto del celebre tenore toscano Andrea Bocelli e con quello cross-over intitolato “Sinfonia Italiana” con la grande Orchestra del San Carlo di Napoli e il coro di Santa Maria Capua Vetere, di fronte a ben 5.500 persone paganti. Proprio come allora il patron della manifestazione ottenne la presenza di alto richiamo dell’ amico di una vita Andrea Bocelli, in questo speciale e doplice Festival Masprone vedrebbe come splendida Testimonial la sempre grande Monica Bellucci, emblema di fascino latino, attrice di fama internazionale, da lui premiata nella prima edizione del suo ‘top quality event” , il “Premio Foglio d’Oro alla Professionalita’ Italiana nel Mondo”, svoltosi nel Principato di Monaco dal 2000 al 2014. Infine pensando alla Comunicazione la stessa verrebbe affidata all´esperto Danilo Ciotti, storico Ufficio Stampa di grandi artisti, non ultimo Il Volo è tra questi.