AL 71° FESTIVAL DI AMADEUS E FIORELLO SI CANTERA’ A MARZO, APRILE? O A MAGGIO?
Dubbi sulle date della prossima kermesse. Perché la Rai spinge per farlo in pieno picco pandemia? Amadeus vorrebbe invece posticipare.
di Illy Masper
SANREMO. A tutt’oggi i dirigenti di Rai Uno, non avrebbero ancora preso la decisione di confermare le date del Festival di Sanremo numero 71. Tuttavia, per ora, continuano ad insistere sul 2/6 marzo visto che pensano già di mandare i primi camion regia a Sanremo per fine dicembre.
Secondo il nostro giudizio, e non soltanto, si tratterebbe di un’imprudenza per una soluzione, oltretutto, che non soddisfa nessuno. Tanto meno il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che aveva consigliato il periodo di fine aprile. La città sarebbe stata d’accordo anche per maggio. Ma l’ente televisivo statale evidentemente ha fretta di realizzare il Festival, non tenendo conto della situazione sanitaria che a gennaio potrebbe addirittura esplodere con ancora più gravi conseguenze.
Naturalmente ci stiamo fidando di quello che ci raccontano in tivvù i grandi operatori della nostra salute. Di quello che paventa in ogni occasione il Governo; di come la pensa l’opposizione, che vorrebbe tornare alla normalità domani mattina. Insomma ognuno dice la sua, però in Italia si continua a morire e molto più che in altri Paesi.
Così stando la situazione sanitaria, pensare al Festival della Canzone a marzo ci sembra davvero una follia. Oltre tutto – eventualmente – in un teatro semivuoto e con tutte le difficoltà organizzative che questa edizione del Festival comporterebbe: ha ragione anche Amadeus a volerlo posticipare. Ma tali decisioni non spettano a lui: spettano a quelli che stanno al settimo piano di Viale Mazzini 14, in Roma.
Questa smania di volerlo a tutti i costi realizzare a marzo ci fa venire un po’ di dubbi. in primis, che la Rai abbia fretta di incassare quella montagna di soldi dagli sponsor, importanti per il bilancio aziendale, piuttosto che fingere di non poter cambiare programmazione e palinsesto previsti da un anno. Questa potrebbe apparire una motivazione.
Ma la realtà sarebbe ancora un’altra. Per fare un altro esempio: a gennaio pare proprio che alcune importanti cariche istituzionali dovrebbero venire meno. Per cui questo 71° Festival di Sanremo assumerebbe anche un ruolo politico? Tutto può essere…
Resta il fatto che la salute pubblica dovrebbe venire al primo posto. O bisogna solo pensare alle situazioni contingenti legate al business e/o ai propri interessi personali? Quest’ultima ipotesi ad oggi resta la più plausibile. Forse varrebbe la pena di scomodare per avere un prestigioso parere, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (nella sorridente fotografia), perché chiederlo oggi al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, abbiamo la sensazione che non possa più bastare!
Nel frattempo, nei giorni successivi, verrà firmata la nuova convenzione sul Festival tra Rai e Comune di Sanremo che ricalcherà più o meno quella dei tre anni precedenti. Senza novità di rilievo a favore della città dei fiori e della “musica”, che sarà sempre la stessa.